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L´erba vietata, i profitti mafiosi ed il PIL
02-06-2016 10:01 - News Generiche

La marijuana oggi in Italia, oltre ad essere oggetto di un larghissimo consumo, soprattutto tra i giovani, è parzialmente legalizzata, solo per uso terapeutico. Ma la sua coltivazione in Italia è ancora vietata, così i farmaci a base di marijuana hanno un costo altissimo, perché utilizzano erba prodotta nelle serre olandesi. Al contrario i guadagni che le mafie ottengono dal commercio di droga sono legalizzati, perché da due anni vengono conteggiati nel PIL italiano, insieme a quelli della prostituzione e del contrabbando. Perciò una coltivazione, che potrebbe diventare una grande risorsa economica per tutto il Meridione, risulta vantaggiosa solo per la mafia e per lo Stato.
A cosa serva l´attuale divieto sull´uso e la coltivazione di cannabis è allora evidente: da una parte al controllo sociale dei consumatori, che non si reprimono veramente per non "rovinare il mercato", ma che si tengono sotto la minaccia costante di una possibile e spropositata repressione, dall´altra ad alimentare la finanza ed il PIL: se le forze dell´ordine intervengono lo fanno per la possibile iniziativa personale di alcuni agenti, o per colpire spacciatori di seconda mano. Al momento solo un arresto, per coltivazione illegale, di uno dei prestanome del boss: sapremo mai chi ha sparato, o si troverà tra qualche giorno solo il cadavere di uno dei rumeni?