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SE NON PAGHI TI PREMIO

02-07-2021 10:51 - News Generiche
Una delle voci più importanti del dissesto finanziario pattese è quella dei “debiti non riscossi”, che non si è riusciti a far pagare a cittadini e ditte morosi. Sono per buona parte oneri di urbanizzazione e canoni di utilizzazione di beni pubblici, ma non mancano i tributi “dimenticati” per anni (come l’Imu mai pagata da una grande industria oggi fallita o le 2.000 utenze Tari emerse solo dopo l’introduzione della raccolta differenziata). Errori del passato, si dirà. Oggi che il paese si avvia a ricucire il grande strappo del debito di bilancio tutto è diverso. Non è così, purtroppo e citiamo un caso tra i tanti, a titolo d’esempio, che riguarda gli spazi utilizzabili da chi fa teatro: un’arte diffusa ed amata nella nostra cittadina, che vanta anche una tradizione molto lunga di eventi e di compagnie, ma che spesso fatica ad arrivare al pubblico proprio per la mancanza di luoghi idonei ed a costo accessibile (e ricordiamo una vivace battaglia - finita in tribunale - condotta nel 2010 da una compagnia teatrale, che riteneva eccessivo il rimborso spese di 300 euro, richiesto da chi gestiva allora il Cine-teatro Comunale, per due giornate di affitto di sala, e per l’utilizzazione di Luci, Amplificazione e servizi vari).

Le principali sale pubbliche pattesi sono la “Sala delle Conferenze” a Piazza Sciacca, le due sale grandi ed il chiostro all’aperto dell’ex convento di San Francesco, gli spazi esterni ed interni di Villa Pisani e la sala del Cinema Comunale (ci sarebbe anche Palazzo Galvagno, ma nell’elenco dei “chi l’ha visto?”). A chi vengono concesse queste sale e con quali modalità? In generale decide la Giunta, su proposta dell’Assessore alla Cultura, e finora lo ha fatto con grandi variazioni nella richiesta del contributo economico (per consumo elettrico, pulizie e straordinario del personale comunale) fatta a chi ottiene una sala, dato che il tariffario previsto dall’art. 11 del “Regolamento comunale per la concessione di contributi, patrocini ed altri benefici economici” - che alleghiamo in basso - è stato varato solo pochi giorni fa, con un “Atto di indirizzo per l’uso delle sale comunali nel 2021”, approvato dalla Giunta – anch’esso allegato sotto) mentre l’importante concessione del patrocinio, che spalanca l’uso gratuito delle sale, è affidata al Sindaco, in base al valore che assegna al soggetto richiedente ed alla qualità dell’evento. Con la modifica del “Regolamento comunale per la concessione di contributi, patrocini ed altri benefici economici”, approvata nel febbraio del 2019, per di più, le sale possono essere concesse gratuitamente (tramite patrocinio comunale) anche per eventi a scopo di lucro (dato che è scomparso il punto “c” dell’art.18 del vecchio Regolamento, che li escludeva esplicitamente da questo beneficio). Così si possono toccare due estremi: dall’utilizzazione a pagamento per eventi senza scopo di lucro (ad un’Associazione degli Indiani del Kerala, residenti da anni nel nostro paese, sono stati richiesti in passato 150 euro per una mattinata di dibattito alla Sala delle Conferenze), fino alla concessione gratuita (o a costo puramente simbolico) per eventi con scopo di lucro.

Ma tornando al discorso iniziale sui debiti, abbiamo dedotto dalle decisioni dell’Amministrazione che un altro requisito importante per ottenere le sale pubbliche a basso costo o gratis è quello di essere in debito verso il Comune: se hai prodotto un consistente danno erariale al bilancio pubblico locale, le sale ti saranno concesse subito e gratis! Fesso chi paga, insomma, o chi crea piccoli debiti, gli unici rigorosamente ed ossessivamente perseguiti dal Comune e dalla Creset (la società privata di riscossione).

L’Associazione teatrale “Santina Porcino” ha come Presidente (e fondatore) il giovane attore e regista Michelangelo Zanghì: un artista, sia chiaro subito, che riscuote la nostra stima e la nostra simpatia, tanto che, oltre ad invitarlo più volte a dibattiti sul teatro nella nostra sede (il centro culturale “Antica Casa Mangiò”), ne abbiamo sempre seguito e sostenuto quel percorso teatrale, che ha avuto come base a Patti, da 9 anni, il Cine-teatro Comunale. Oltre ad essere Presidente della Porcino, infatti, Michelangelo è anche Vicepresidente dell’Associazione “Filokalòn” (presieduta dal padre Franco) ed è stato fondamentale organizzatore della gestione teatrale (oltre che cinematografica) di questa essenziale struttura pubblica pattese, di cui la “Filokalòn” ha ottenuto per due volte l’appalto dall’Amministrazione Aquino.

All’inizio dell’estate scorsa, però, il nuovo Ragioniere capo, impegnato a trovare i buchi del fatiscente bilancio comunale, ha scoperto che questa Associazione non aveva pagato per gli ultimi 4 anni il canone di appalto di 6.000 euro annui, per un totale di 24.000 euro di danno erariale al Comune (non abbiamo notizie certe di cosa avesse pagato nei primi 5 anni di gestione). Il Ragioniere si affrettava perciò a disdire l’appalto (vedi sotto la relativa Determina Dirigenziale), “per grave inadempimento contrattuale”.

Solo un mese dopo la Giunta municipale, per rimediare al danno prodotto (…dal Ragioniere capo!), concedeva, con Delibera di Giunta, su proposta dell’Assessore alla cultura Messina (che alleghiamo sotto) all’Associazione teatrale “Santina Porcino” il chiostro dell’ex-convento “San Francesco”, per alcune rappresentazioni teatrali a pagamento, chiedendo un rimborso spese complessivo di soli 50 euro (vedi sotto la relativa delibera). E per questa estate il Sindaco ha addirittura moltiplicato il beneficio, concedendo il patrocinio comunale (e quindi l’uso gratuito di quello stesso luogo pubblico, ed ora non per alcune, ma per più volte, tra luglio ed agosto) per tutta una serie di eventi teatrali (rappresentazioni con degustazione, “teatro e birretta”, bambini a teatro e laboratori per attori, su cui vedi la Locandina allegata in basso), organizzati sempre dall’Associazione “Santina Porcino”, eventi che coinvolgono anche altri validi artisti, nel più ampio disegno del “Libero Teatro Festival”, e di cui non mettiamo affatto in dubbio l’originalità ed il valore artistico, ma solo la sproporzione tra il costo (non da poco) di biglietti o mini-abbonamenti ed il beneficio per l’organizzatore di usare gratuitamente un luogo pubblico comunale, pur dopo aver causato un danno economico rilevante all’Ente Locale.

Da qui è sorto il nostro dubbio che per il Sindaco e la sua Amministrazione il danno erariale faccia titolo d’onore, per la conquista di una sorta di premio alla furbizia.

Per tutti gli altri artisti e teatranti, infatti, c’è il nuovo Tariffario (che prevede contributi da 50 – per un solo giorno - a 350 euro – per un mese), varato solo ora, a tre mesi dalla decadenza di questa Amministrazione, giusto in tempo per applicarlo ad altre eventuali richieste di sale pubbliche per spettacoli estivi.


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