19 Marzo 2024

Provvidenza e Timeto: le prescrizioni del Genio Civile e le inadempienze del Comune

Il Genio Civile di Messina sarà costretto ad intervenire d´Ufficio per chiudere i varchi ai due principali fiumi pattesi? Non gli è ancora giunto, infatti, da parte del Comune di Patti (Sindaco, Responsabile dell´Ufficio Tecnico e Comandante della Polizia Municipale) alcun riscontro alle prescrizioni inviate ai primi di luglio, riguardanti:
1) la rimozione dei rifiuti e del materiale di risulta presenti nell´alveo dei due fiumi,
2) l´adozione di misure idonee a realizzare una "costante ed attenta vigilanza" (anche attraverso l´uso di telecamere fisse) da parte dei Vigili Urbani sulle discariche di rifiuti e sugli abusi edilizi rilevati dai tecnici del Genio Civile,
3) la richiesta di un censimento, da parte dell´Ufficio Tecnico, dei varchi esistenti e delle possibili soluzioni di messa in sicurezza alternative alla loro chiusura.
Eppure sono proprio queste le richieste che, come ricordavamo in questo sito una settimana fa, il Coordinamento delle Consulte Territoriali aveva già presentato all´Amministrazione ed al Responsabile della Protezione Civile nel febbraio di quest´anno, dopo aver recepito i suggerimenti dei Tecnici del Genio Civile, chiamati dai cittadini per un´ispezione sul Provvidenza, e dopo aver ascoltato le proposte dei pattesi che abitano lungo il torrente, indicando l´esigenza di mettere in sicurezza l´unico varco veramente a rischio: quello subito a monte del Ponte della Strada Statale, che, essendo perfettamente perpendicolare al fiume ed a livello dell´alveo, costituisce uno sfogo ideale e violento per un´eventuale piena, come è già accaduto nel 1948 e come potrebbe riaccadere oggi, con molto maggiore danno, dato che la zona di Orti e Acquafico è ora una delle più densamente popolate del paese.
Invece di ascoltare la voce dei cittadini, a cui avevamo dato spazio anche in questo sito (vedi "La foto della Settimana" n. 99), l´Amministrazione ha rigirato all´Ufficio del Genio Civile la richiesta di intervento. Questo atteggiamento di "scaricabarile" (tipico nella complicata gestione dei fiumi siciliani, divisa tra più enti), non poteva che generare una prescrizione ufficiale, dopo un´ispezione più vasta, estesa ad entrambi i corsi d´acqua, che ha minuziosamente indicato abusi e situazioni di pericolo, come si può ricavare dal testo della lettera del Genio Civile, che alleghiamo per intero a fondo pagina.
Questo testo è interessante anche perché fa chiarezza, una volta di più, sulle competenze dei vari enti (Comune, Città Metropolitana, Assessorati Regionali all´Agricoltura e all´Ambiente), ricordando come spettino al Comune il controllo su abusi edilizi e discariche selvagge e la ripulitura dell´alveo dai rifiuti e dal materiale di risulta, nonché la vigilanza sulla violazione dei muri d´argine, pur tenendo conto delle esigenze di spostamento dei cittadini e della possibile viabilità alternativa. Ricordiamo anche che il Comune potrebbe sostituirsi facilmente (a costo zero) a Città Metropolitana e Regione nella pulizia del fiume, se accettasse la collaborazione dei privati, che si sono già offerti di provvedere alla rimozione della vegetazione pericolosa, sotto il controllo dell´ente.
Possiamo sperare che, almeno per scongiurare la chiusura d´Ufficio dei varchi, l´Amministrazione si decida a dare corso a quanto le è stato richiesto? Nutriamo in effetti forti dubbi, anche perché, proprio al contrario di quanto richiesto dai Tecnici del Genio Civile, pochi giorni fa l´Amministrazione ha proceduto, come è ben visibile nella foto, ad un ulteriore sbancamento della pista interna al fiume dalla foce fin proprio a quel varco più rischioso. Un allargamento che sembra più un invito al passaggio dei camion che scaricano nel fiume che la creazione di quella pista per pedoni, biciclette e cavalli che da tempo (ed inutilmente) viene richiesta dai cittadini.



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