19 Marzo 2024

IL TORRENTE PROVVIDENZA: rischi, responsabilità ed abusi.

Un fiume che attraversa un centro abitato è da sempre fonte di ricchezza ma anche di potenziale pericolo. I fiumi trascurati, non regolarmente ripuliti dall´eccesso di vegetazione e dai rifiuti (anche pericolosi, come l´amianto) ed invasi da abusi edilizi, prima o poi restituiscono all´uomo il danno subìto. Prendersi cura dei corsi d´acqua urbani è dunque un compito irrinunciabile per chi governa il territorio e per i cittadini che vi abitano accanto.
Il fiume Provvidenza attraversa per tutto il suo tratto pattese il centro abitato, tra gli antichi rioni di Pollini e San Michele, il più recente rione di Corso Matteotti e le contrade Olmo, San Nicolò la Mendola, Roccone e Catapanello, che il suo corso collega all´abitato costiero di Marina di Patti.
Come tutte le "fiumare" della Sicilia nord-orientale ha un corso torrentizio, con un primo tratto a ripida pendenza ed un tratto medio-terminale più piano, spropositatamente ampio rispetto alla portata d´acqua, con un letto ghiaioso e ciottoloso, invaso da un tipica flora fluviale, oggi a rischio di estinzione per le modalità errate di pulizia meccanica, ed una fauna di uccelli e piccoli roditori, oggetto indiscriminato di una forma ormai inutile e dannosa di caccia.
La sua acqua ha alimentato per secoli a Patti l´agricoltura, l´allevamento, le attività artigianali della creta, del lino e della canapa e l´attività di molti mulini, di cui oggi resta solo un tratto di arcate dell´acquedotto di alimentazione. A partire dalla metà del secolo scorso ha anche fornito la sabbia utilizzata dall´incontrollata espansione edilizia, che veniva sbancata, fino a qualche anno fa, senza alcun controllo o limite.
Oggi il Provvidenza è utilizzato spesso come discarica abusiva e mantiene la funzione di passaggio, facilmente guadabile a piedi, tra le zone del paese che il suo corso separa e di collegamento, con due piste che corrono parallele lungo entrambe le sponde, tra la collina e la zona costiera. Alcuni varchi, aperti da gran tempo, sono tanto ampi da consentire il passaggio anche alle auto e persino ai camion (compresi quelli della nettezza urbana). Da uno di questi varchi, nel 1948, una grande inondazione invase le sottostanti contrade di Orti e Acquafico, sommergendole per buon tratto.
I pattesi che abitano lungo il fiume ne conoscono bene pregi e potenziali pericoli, per questo cercano spesso di interagire con gli enti territoriali che si dividono la loro tutela (Comune, Città Metropolitana, Regione e Genio Civile), per segnalare criticità, suggerire rimedi ed offrire la propria collaborazione concreta. Quasi sempre però restano inascoltati.
All´inizio di quest´anno il Coordinamento cittadino delle Consulte Territoriali aveva dato voce ufficiale a questa preziosa opera di presidio del territorio, segnalando al Genio Civile, al Comune di Patti ed alla locale Protezione Civile i potenziali pericoli di questo fiume urbano ed avanzando alcune proposte concrete di intervento e di collaborazione. Alleghiamo a fondo pagina, in formato pdf, il dossier redatto allora dal Coordinamento dopo un´ispezione del Genio Civile, presentato ufficialmente al Sindaco ed al responsabile pattese della Protezione Civile il 23 febbraio, durante un incontro in cui erano state illustrati a fondo i problemi ed in cui le autorità cittadine si erano impegnate a recepire almeno in parte le nostre proposte.
A 8 mesi da quell´incontro, il Comune ha provveduto solo a far rimuovere un proprio cartello segnaletico dal varco più rischioso (quello che vedete nella foto, che si apre poco più a monte del ponte della strada statale) e, anziché arginare o proteggere quel varco, come suggerito dai tecnici del Genio Civile, sta addirittura procedendo ad un ampliamento della pista che da quel varco scende alla Marina, senza preoccuparsi neanche di ripulire il fiume dai rifiuti e dallo sterro dello sbancamento.
Sappiamo anche che quest´estate il Genio Civile, dopo aver ricevuto alcune denunce di privati ed una segnalazione da parte dello stesso Assessore alle manutenzioni del Comune di Patti, ha sollecitato gli interventi di competenza comunale e degli altri enti ed ha posto un termine perentorio all´opera di prevenzione, già sollecitata tramite le Consulte. Ad oggi nessun atto concreto da parte del Comune di Patti...se non una modifica dello Statuto Comunale, diretta a cancellare le Consulte Territoriali!

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