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Patti & Affari: una mela marcia o un cesto bacato?
30-06-2019 16:03 - Open Patti: documenti condivisi

Tutto a posto, allora? Un abbaglio della Procura fortunatamente corretto dai giudizi? No, affatto. Perché se per almeno 5 anni e sotto amministrazioni di diversa sensibilità politica un semplice impiegato è riuscito a farsi beffe della regolarità di bandi, appalti e finanziamenti, vuol dire che, al di là delle responsabilità penali (da quelle personali abilmente smontate dalle difese a quelle collettive negate dai giudici) è il sistema delle regole e dei controlli amministrativi che non ha funzionato e che ai politici e ai dirigenti appena assolti toccherà mettere in atto, per ridiventare credibili, un nuovo e più efficace sistema di garanzie e di supervisioni, destinato a risanare quel cesto, in cui solo l’autorità giudiziaria è stata capace di trovare la mela marcia: se il cesto resterà bacato, infatti, le mele continueranno a marcire.
Ci sembra del resto che già in questi anni i responsabili del Comune abbiano cercato rimedi, che non possono limitarsi, però, all’esternalizzazione delle procedure di controllo (come quelle relative alle Tasse Comunali, che sta rivelando sacche endemiche di evasione, precedentemente ignorate o tollerate dagli Uffici), perché questo metodo raddoppia i costi di un personale amministrativo assunto quasi sempre con metodi clientelari, mal formato e mal utilizzato ed evidentemente troppo permeabile alla pressione di amici e conoscenti influenti. Occorrono maggiore trasparenza, responsabilità definite, controlli incrociati ed una più larga distribuzione degli incarichi, dato che se in pochi decidono, aumenta il rischio dell’arbitrio.
In questa direzione, dobbiamo sottolineare, un risultato positivo tutta questa vicenda l’ha certamente portato, dato che il Sindaco, di fronte al rischio della sospensione dall'incarico per gli effetti della Legge Severino, il giorno stesso in cui era attesa la sentenza, ha finalmente redistribuito, con due nuovi assessori, alcune delle tante deleghe che deteneva. Ed ecco che sono riapparsi un responsabile dell’innovazione tecnologica, delle energie alternative, del patrimonio e dei diritti degli animali ed un responsabile della cultura, della biblioteca e dei musei: deleghe non a caso più che accentrate scomparse negli ultimi anni (alleghiamo in fondo la delibera di giunta con i nuovi assessori e le relative deleghe).
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