19 Aprile 2024
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La foto della settimana n. 133: ALBA E GLI INVISIBILI

12-08-2018 09:11 - La foto della settimana
Proprio nelle stesse ore in cui tre giorni fa ricordavamo sulla nostra pagina Facebook quel 9 agosto del 1943, quando gli aerei anglo-americani avevano bombardato Patti, per spianare la strada alle truppe terrestri di Patton e Montgomery, portando morte e desolazione tra i civili inermi, ci lasciava per sempre Alba, una bella signora pattese, che ci aveva fornito importanti testimonianze su alcuni episodi di quei giorni e sull´uccisione di una sua parente, durante il cannoneggiamento inglese dal mare, che aveva seguito il bombardamento aereo.
Alba era una bella signora del ´26, come lei stessa amava ripetere con un pizzico di civetteria, dato che mente, cuore e corpo smentivano orgogliosamente l´anagrafe, e faceva parte di due antiche e prestigiose famiglie pattesi. Era stata lei a chiamarci, 5 anni fa, quando aveva saputo che la nostra inchiesta sui fatti del ´43 stava portando finalmente alla luce i nomi dei tanti morti pattesi, che per 70 anni i vari gruppi dirigenti avevano voluto seppellire sotto una montagna di silenzio, per non dispiacere ai "liberatori" americani ed alla massoneria, che nella Sicilia orientale aveva svolto quel ruolo di appoggio alle truppe alleate, svolto nella zona occidentale dalla mafia.
Alba apparteneva senza dubbio alla società "Visibile", sia per la ricchezza ed il potere della sua famiglia, sia per quel suo gusto fastoso nel vestire e nell´abbigliarsi, in cui si manifestava la sua appassionata voglia di vivere ed una sottile e giocosa sfida al conformismo di provincia. Da donna intelligente e volitiva, però, amava stare al confine tra i due mondi, quello Visibile e quello Invisibile, come al confine si trova fisicamente la sua bella casa spagnoleggiante, che si erge presso la rocca del castello normanno, nel rione Cattedrale, ma si apre anche, verso il basso, ai vicoli de I Poddini, il popolare rione di origine araba, che scivola nascosto verso il torrente Provvidenza, con i suoi orti e gli antichi mulini. Alba conosceva bene tutti gli Invisibili dei rioni antichi e le loro storie, non meno degli intrecci complessi delle famiglie del suo mondo e maliziosa chiedeva a chi andava a trovarla se fosse passato dalla via principale o dai vicoli a tunnel di via Vizzolo, come a capire meglio da che parte stesse.
E da che parte stare lei lo aveva compreso chiaramente 5 anni fa, quando si era lasciata intervistare per la nostra inchiesta sulle vittime civili del ´43 (a cui si riferisce la foto di oggi e di cui potete vedere, nel link indicato in basso, il bel filmato diretto da Nino Cadili) e quando qualche anno dopo abbiamo voluto restituire al paese il ricordo della dolce Mimmi, una sua nipote attrice morta tragicamente nel 1984 e volutamente dimenticata dal conformismo e dal provincialismo pattese.
Del resto Alba amava raccontare un episodio che le aveva confidato il suo amatissimo papà, rimasto isolato durante la guerra in Africa e salvatosi solo grazie alla sua fiducia negli Invisibili. Con altri due ufficiali ed un soldato, infatti, era rimasto in una gola nascosta, davanti a cui si erano accampati i nemici. La situazione sembrava senza scampo, quando il soldato gli aveva proposto di tentare una via di fuga, seguendo l´istinto di una cavalla, che cercando da bere aveva intuito il corso di un ruscello (la cavalla curiosamente si chiamava Sciacca, lo stesso nome dell´amatissima moglie, che egli avrebbe incontrato alcuni anni dopo). Gli altri ufficiali erano contrari a seguire l´istinto di una bestia e l´intuito di un contadino-soldato, ma suo padre aveva saputo rispettare quella saggezza diversa e si era salvato: intrecci sottili di classi e di saperi, che Alba ha portato via con sé, lontano da una società omologata ed acritica, che consuma la vita come una merce a buon mercato, ignorando passioni, raffinatezze e capacità di condivisione.
Alba ha portato via con sé un mondo novecentesco di coscienza e di voglia di conoscere, che fondano la vera cultura, e di un´alterità femminile che non ha bisogno di false parità, ma si impone tenacemente lontano dal potere, non di rado accanto agli Invisibili come le donne, i bambini e gli anziani, travolti 75 anni fa da lontane e spietate logiche di guerra, proprio nella stessa mattina di agosto, in cui anche lei oggi ci ha lasciato.


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