Interviste: LE DONNE INVISIBILI

21-06-2013 18:07 -

Negli anni ´70 i movimenti di liberazione della donna avevano coniato uno slogan, che ha avuto poi molta fortuna, che diceva: "Il corpo è mio e lo gestisco io". Questa frase, di grande efficacia comunicativa, alludeva ad una secolare espropriazione della propria fisicità subìta dalle donne, il cui corpo è stato ed è trasformato in oggetto simbolico di molte cose, spesso contrastanti: la maternità, la tentazione diabolica, il consumo, la bellezza ideale, la prostituzione.
Sia che si conformino a questi stereotipi, sia che li rifiutino, le donne ne sono comunque condizionate e faticano a trovare un equilibrio tra la percezione di sé come soggetto individuale e l´immagine sociale del proprio corpo.
Nelle interviste raccolte nel nostro Paese Invisibile le donne raccontano il proprio rapporto con la malattia e con i medici ed il modo in cui hanno vissuto il parto, e rivelano come l´ossessiva cura di sè (in senso medico ed in senso estetico) sia talvolta il sintomo di un disagio nel vivere con serenità il proprio essere donna.