Le Ballate del Paese Invisibile: IL CARBONE E LA NEVE

26-05-2013 18:11 -

Sulla cima di una delle montagne che circondano Patti è ben visibile da vari punti di osservazione, per gran parte dell´inverno, una vasta macchia bianca: è la neve che, pur essendo rara nel nostro clima, su quella montagna, che si chiama appunto "Fossa della neve", si conserva a lungo, grazie alla natura del terreno ed al soffio gelido dei venti del nord.
Al centro della Fossa esiste da secoli una "neviera", una specie di pozzo quadrato in cui la neve veniva pressata e, disidrantandosi, gelava, durando ancora di più. Alla neviera si saliva con carri e muli, per portare in pianura la neve gelata, che serviva per conservare il cibo e per la lavorazione di sorbetti e granite.
Poco distante dalla "Fossa della Neve" si trova la cima del Monte Saraceno, coperta da un bosco di lecci, il cui legno veniva utilizzato per produrre il carbone, in ampie conche in cui si creavano cataste di legno, lasciate bruciare lentamente.
Questa Ballata è costruita sui contrasti: della neve e del carbone, del bianco e del nero, del freddo e del caldo, della fatica e del benessere ed è dedicata a quanti per secoli hanno lavorato alla neviera o si sono tramandati l´antica arte dei carbonai, creando con il proprio lavoro le condizioni di vita della loro epoca.
E´ possibile ascoltare la ballata nella Videogallery di questo sito.