Lunedì dell'Angelo e cimiteri chiusi

13-04-2020 16:19 -

Sono tre donne che, recandosi al sepolcro di Cristo, per le onoranze dovute al cadavere, scoprono per prime la sua Resurrezione, trovando sulla tomba vuota un Angelo, che dice loro: “So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mc 16,1-7).
(Tra i tanti dipinti sul tema, abbiamo scelto quello trecentesco ed essenziale di Duccio di Buoninsegna)
Se Cristo fosse morto nel 2020, però, le tre Marie del Vangelo non sarebbero mai arrivate alla sua tomba, perché avrebbero trovato i cancelli del Cimitero sbarrati.
I Sindaci di molti Comuni infatti (e tra loro, dal 16 marzo, anche quello di Patti, com'è visibile dal link che diamo in basso) hanno disposto la chiusura dei Cimiteri, dopo che a livello nazionale erano stati vietati (per ovvie ragioni di assembramento) solo i riti funebri.
Questa misura supplementare, gravemente offensiva del rispetto per i defunti, non ha a Patti alcuna ragione di prevenzione: normalmente sono pochissimi i visitatori al giorno e solo in alcune ricorrenze l'afflusso aumenta, creando un rischio di assembramento, che sarebbe stato facile evitare con le entrate contingentate. Se sono aperte le Chiese (dove sono vietati solo i riti collettivi), per consentire giustamente ai fedeli di pregare, perché abbandonare all'incuria i nostri morti?
Al contrario dei parchi e delle aree giochi, è difficile immaginare i cimiteri come luoghi di socializzazione o conviviali (al di là di qualche illazione corsa qualche anno fa a Patti) ci sembra dunque che sia il caso di ritirare al più presto questo provvedimento, imponendo eventualmente, in alcuni giorni particolari, solo gli ingressi contingentati, in misura proporzionale all'area cimiteriale a cui accedere.