La foto della settimana n°134: L´ALBERO, L´UOVO E LA GALLINA

31-08-2018 21:44 -

Il maestoso pino che sorgeva alla fine dei giardinetti comunali pattesi, tra il vecchio cinema all´aperto dell´Arena Adriana e l´antico Canapè di Via Trieste, non c´è più: è crollato in parte stamattina "per cause strutturali", come il Ponte Moratti di Genova: niente vento, niente fulmini, nessun colpo. Pare che il tronco si sia spaccato all´improvviso, crollando per metà sulla Strada Statale, senza vittime né danni, fortunatamente, ma privandoci per molto tempo (forse per sempre, dopo la drastica potatura che ne è seguita) della sua imponente bellezza, della sua fresca ombra e del riparo che le sue ampie fronde ci offrivano dalla pioggia.
E come per il Ponte di Genova dobbiamo ipotizzare che la responsabilità principale di questo crollo vada alla mancata manutenzione: mai potato, mai puntellato, mai alleggerito dei rami ormai secchi che lo appesantivano. L´urgenza è scattata solo dopo il crollo, quando ci si è affrettati a spogliarlo del tutto: sia dei rami secchi che delle parti sane, lasciando solo il misero troncone che vedete nella foto di oggi.
Eh, si! Perché in fondo non ogni male viene per nuocere. Anche questo colossale pino, infatti, dopo il taglio ed il trasporto a spese del Comune ed il rituale passaggio negli speciali macchinari della ditta che ha in appalto a Patti la raccolta dei rifiuti (un passaggio che non sappiamo chi paghi), andrà ad alimentare la centrale elettrica a biomasse (la ESPE), che sorge poco sopra la zona industriale, in contrada Ronzino. E lo farà in un momento molto opportuno, subito dopo la sosta estiva delle attività, quando anche le motoseghe comunali hanno riposato.
La centrale privata di Ronzino è per Patti veramente provvidenziale, perché da alcuni anni riesce a riciclare con profitto i tanti alberi potati drasticamente o tagliati dal nostro Comune. Certo, come accade per tutti i fenomeni correlati, ci si potrebbe chiedere se gli imprenditori che l´hanno creata avessero abilmente previsto la disastrosa politica del verde del nostro Comune o se l´amministrazione ecceda talora nelle potature, proprio perché sa che comunque nulla va sprecato, perché tutto si ricicla.
Ma queste sono domande retoriche, come quelle famosissime, se sia nato prima l´uovo o la gallina o se venga prima il Padre o il Figlio.
Ciò che conta stasera, almeno per noi Invisibili, è solo "il pianto di una capinera, che cerca un nido che non troverà".