L´ALTRO MERCATO: si allarga la fiera delle erbe, dei piccoli produttori e del riuso

18-03-2018 15:35 -

Partirà il 15 aprile il nuovo Mercato del Paese Invisibile, che alle "erbe", che lo hanno caratterizzato ormai da 2 anni, affiancherà ora il piccolo artigianato ed il riuso.
Resterà invariato, per il momento, il luogo che ci ha ospitati nell´ultimo anno e cioè la Piazza di San Nicola, che dalla fine dell´Ottocento è stata, di nome e di fatto, la "Piazza del Mercato" di Patti, ma non è escluso che a breve si possano affiancare a questa altre piazze del Centro Storico, in una forma di "Mercato itinerante", mirato a rivitalizzare l´intera area degli antichi rioni.
Cambierà, invece, il giorno e la frequenza di questo "altro" Mercato, dato che si terrà di domenica e con la cadenza, su per giù quindicinale, della 1^ e 3^ domenica di ogni mese. In compenso non ci sarà la consueta pausa estiva di luglio-agosto, perché la nostra fiera si terrà ininterrottamente dal 15 aprile al 16 dicembre. Questa durata darà spazio finalmente alle tipiche colture estive, finora penalizzate da quella sospensione.
Un´altra novità potrebbe essere costituita dalla partecipazione costante di associazioni della nostra zona legate all´attività agricola, che possano arricchire la qualità e l´originalità dei prodotti proposti.
Cambierà anche, se tutto andrà bene, l´offerta dei beni, dato che accanto alle erbe (spontanee e coltivate), che hanno dato nome fin dall´inizio al nostro mercato, si allargherà lo spazio dei piccoli artigiani non professionali (i cosiddetti "hobbisti") e quello del "riuso", con un usato non più autogestito, con l´ampliamento del collezionismo e con l´ingresso (ci auguriamo) del piccolo antiquariato.
Le ragioni di questo ampliamento sono coerenti con la filosofia che ha da sempre guidato la nostra iniziativa:
•la valorizzazione dell´attività produttiva di soggetti a basso reddito, ancora legati (o ritornati) a forme tradizionali di coltivazione e di artigianato ;
•la rivitalizzazione dei rioni del Centro Storico;
•la rivalutazione della tradizione contadina siciliana, legata alle caratteristiche del clima e del territorio, e dell´originalità e varietà dei prodotti artigianali, creati con un´abilità manuale, che la produzione industriale tende a distruggere;
•l´opposizione ad una mentalità "usa e getta", che toglie rapidamente valore agli oggetti ed aumenta i rifiuti prodotti dalla corsa tecnologica e dalle "mode";
•la promozione del consumo delle erbe spontanee, tipiche del nostro territorio, delle ricette gastronomiche pattesi che le utilizzano e dei prodotti fitoterapici sperimentati e tramandati da generazioni di raccoglitori;
•la centralità di un luogo fisico di vendita collettivo, in cui non solo vendere prodotti genuini, ma soprattutto scambiare conoscenze ed esperienze, memorie e progetti, in un rapporto tra persone prima che tra merci.
Ci auguriamo che quanti finora hanno frequentato e sostenuto il nostro mercato apprezzino queste novità e siano affiancati da sempre più numerosi visitatori.