EDUCAZIONE AMBIENTALE, BAMBINI E RIFIUTI

18-07-2017 15:26 -

Da alcuni anni incappiamo d´estate in una piccola polemica su Facebook con un´associazione pattese, che organizza una colonia estiva per bambini. Nata inizialmente a titolo gratuito, nell´ambito delle attività finanziate dalla società consortile GAC-Golfo di Patti (una partecipata Comunale, creata per intercettare i Fondi europei per la pesca, ma momentaneamente esclusa da questo finanziamento), l´iniziativa della colonia è stata poi portata avanti autonomamente a richiesta dei genitori, che oggi offrono un piccolo contributo pur di mantenerla attiva.
Questo desiderio di continuità è di per sé indice del successo dell´attività, che prevede quest´anno "giochi di gruppo, giochi in inglese, attività sportive, uscite in barca, colonia´s got talent, masterchef colonia, laboratori artistici e di riuso creativo, laboratori scientifici, escursioni naturalistiche guidate, attività didattiche legate al mare e alla tutela ambientale". Tutte attività che, nonostante qualche richiamo di troppo ai reality televisivi, non si può non definire pregevoli L´unico rilievo che ci è sembrato opportuno muovere agli organizzatori è l´attività di raccolta rifiuti dalla spiaggia fatta eseguire dai bambini e finalizzata, nelle loro intenzioni, all´educazione ambientale dei futuri cittadini (iniziativa analoga, per altro, a tante altre in Italia, che parimenti non condividiamo).
Ci siamo chiesti: è opportuno insegnare ai bambini a raccattare (sia pure protetti dai guanti e sotto la guida di un adulto) ogni genere di rifiuto, differenziandolo poi in vari contenitori? Sapendo quanto è difficile insegnare ai bambini a NON RACCATTARE DA TERRA tutto quello che trovano, ci sembra di no, per il semplice timore che continuino poi a farlo da soli e con oggetti potenzialmente nocivi; ci sembra più giusto insegnare loro a NON ABBANDONARE nell´ambiente i rifiuti che producono e A GETTARLI DIFFERENZIATI nei contenitori che un Comune, che si fregia di fare la raccolta differenziata, dovrebbe predisporre. Va da sé, però, che il nostro è un semplice parere da genitori e ci dispiace aver scatenato ogni anno reazioni durissime da parte degli organizzatori, che, vantando la propria competenza pedagogica, non tollerano alcun rilievo a questa loro iniziativa, tanto che abbiamo pensato di esporre con calma le nostre motivazioni non sui social network (tanto deprecati anche da chi poi li usa attivamente), ma sul nostro sito, sperando che questo intervento, più che dare il via alle ormai consuete reazioni contro la nostra irrinunciabile abitudine di esporre pubblicamente ciò che pensiamo, serva come semplice spunto di riflessione sul problema, anche per chi vanta corsi e curriculum in materia pedagogica.
L´educazione ambientale per i bambini, che mira a formare cittadini più consapevoli dell´amore e del rispetto verso la natura, come ben fanno tante iniziative di questa colonia estiva, dovrebbe servire, nell´unico periodo dell´anno che i bambini trascorrono all´aria aperta, ad osservare, conoscere ed amare animali e piante (cosa certo difficile da imparare in un Comune che vieta l´accesso in spiaggia ai cani e che tende all´eliminazione degli alberi, tanto che ci permettiamo di suggerire, per i bimbi della colonia, la piantagione e l´innaffiatura di qualche albero nella retrostante pineta di Patti Marina), ma dovrebbe abituare anche ad esigere dalle istituzioni che ci governano il nostro diritto ad un ambiente sano e curato. A pulire la spiaggia dai rifiuti dovrebbero pensare ogni mattina il Comune e i gestori dei lidi (la colonia si svolge del resto all´interno di una di queste strutture, che occupano ormai per tutto l´anno parte della spiaggia demaniale). Per sopperire alle loro mancanze, suggeriamo all´associazione di lanciare campagne nei tanti bar della zona, per la raccolta delle micidiali bottiglie di birra abbandonate dappertutto, o tra i fumatori che intossicano le nostre spiagge, per la raccolta delle cicche.
Non pensiamo sia opportuno legare nei bambini il ricordo delle loro giornate al mare con quello dei rifiuti. Ci auguriamo invece che imparino, per diventare cittadini consapevoli, a pretendere che chi riscuote le tasse per farlo faccia pulizia tutte le mattine (e non una due volte l´anno), come fa a casa la loro mamma, che li esorta giustamente ad essere ordinati con le loro cose, non a fare al suo posto le pulizie giornaliere della casa.
In certo senso comprendiamo come, dopo il fallimento di esperienze con gli amministratori, per avviare la raccolta nelle compostiere nelle ville comunali, alcuni membri dell´associazione abbiano pensato di provarci con i bambini (soggetti sicuramente più ricettivi dei nostri amministratori), ma ribadiamo che essere buoni cittadini non vuol dire sempre e solo supplire alle mancanze dei governi, ma anche lottare insieme per ottenere il rispetto dei propri diritti da parte delle istituzioni: è bene che anche i bambini lo comprendano al più presto.