Una lettera del Paese Invisibile alla Soprintendenza di Messina

04-04-2017 11:59 -

Recenti notizie di stampa ci hanno fatto sapere che sarebbero a disposizione della Soprintendenza di Messina ben "5 milioni di euro per riqualificare e valorizzare l´area archeologica di Tindari", anticipando che l´intervento si concentrerebbe sulla costruzione, all´interno dell´area degli scavi, di un "nuovo palazzo dei servizi", che ingloberebbe l´attuale biglietteria e l´antiquarium, creando anche un "piccolo indotto con caffetteria e bookshop" e con servizio Wi-fi.
Perplessi sull´assenza, almeno nelle notizie di stampa, di progetti relativi alla prosecuzione degli scavi, ad una sistemazione più dignitosa dei resti portati alla luce in contrada "Cercadenari" (oggi ricoperti spesso da una fitta vegetazione, che li rende del tutto "invisibili", come abbiamo già evidenziato in questo sito, nella foto della settimana n°90 dell´11/11/2015) e alla tanto attesa pubblicazione della Relazione di scavo sui ritrovamenti dell´archeologo Spigo, senza la quale è difficile valorizzare a pieno l´importanza del sito, ci chiediamo quali accorgimenti verranno assunti per evitare una semplice cementificazione dell´area e soprattutto chi controllerà il prodotto finale, alla luce di due recenti "rifacimenti" nel Centro Storico di Patti (via Roma e la Porta San Michele), mai consegnati al Comune per assenza di Collaudo amministrativo e di una Relazione finale proprio da parte dell´incaricato, in un caso alla Direzione dei lavori, nell´altro all´Alta Sorveglianza da parte della Soprintendenza.
Abbiamo deciso, perciò, di inviare una lettera alla Soprintendenza di Messina, relativamente all´episodio più vistoso, cioè il mancato controllo sui lavori di Via Roma, sperando che si tratti solo di nostre erronee valutazioni, che possano essere facilmente smentite dagli esperti.
Alleghiamo a fondo pagina il testo di questa lettera ed il provvedimento emesso a suo tempo dalla Soprintendenza a tutela di Via Roma.