IL "PAESE INVISIBILE" ESCE DALLE CONSULTE TERRITORIALI

19-02-2017 18:26 -

L´associazione "Il Paese Invisibile", che sin dalla costituzione delle Consulte Territoriali di Patti ha guidato, tramite il proprio Presidente, il Coordinamento cittadino di questi organi pubblici di democrazia partecipativa, ha deciso di rendere effettive le proprie dimissioni da tutti gli organismi dirigenti delle Consulte, già preannunziate un anno fa, nell´Assemblea cittadina di Coordinamento del marzo 2016, e poi lungamente differite, sia per la mancata emanazione del nuovo Bando di iscrizione, dopo il rinnovo del Consiglio Comunale, sia per il tentativo dell´Amministrazione, uscita rafforzata dalle ultime elezioni locali, di cancellare questi strumenti di partecipazione popolare dallo Statuto.
Una volta ottenuta dal Consiglio Comunale all´unanimità la riconferma delle Consulte dei cittadini nello Statuto, il "Paese Invisibile" ritiene compiuto, per la propria associazione, un ciclo importante di esperimento sociale e culturale di partecipazione dal basso alla gestione del territorio e lascia a quanti vorranno proseguire o innovare l´esperienza di questi originali istituti comunali il proprio ruolo nelle Consulte.
Avremmo preferito lasciare il Coordinamento cittadino, come avevamo preannunziato, dopo la creazione di nuovi organismi dirigenti, ma l´intenzione già annunziata del Sindaco e del Consiglio di modificare il Regolamento degli Istituti di Partecipazione prima di emanare il nuovo Bando di iscrizione ed il clima di attesa che serpeggia nelle Consulte già esistenti, pur rimaste teoricamente in piedi con pieni poteri, ci spinge a cercare subito nuovi strumenti di analisi e di intervento sociale sul territorio, lasciando a chi resterà nelle Consulte il compito di condividere con il Consiglio Comunale la ridefinizione della loro struttura e funzione.
Del resto, pur non negando il ruolo decisivo svolto dalla nostra Associazione in questo esperimento di democrazia partecipativa, siamo convinti che la nostra presenza non sia indispensabile e che sia cresciuta a sufficienza all´interno delle Consulte, in questi mesi, la capacità di rivendicare insieme diritti e la fiducia nel saper proporre soluzioni ai problemi concreti. Se così non fosse, d´altra parte, sarebbe velleitario e sbagliato, da parte nostra, farci carico di animare ancora queste strutture.
Preferiamo perciò esperimentare nuovi strumenti di progettualità collettiva del territorio, pur continuando a seguire con interesse ed a sostenere dal basso l´attività delle Consulte. Abbiamo già preannunziato il tentativo di creare una Rete di Iniziative Dirette Decise dai cittadini (la R.I.D.D.A.), del tutto informale, esterna alle istituzioni e destinata solo a mettere in pratica autonomamente progetti e visioni della città, e ci auguriamo che quanti hanno condiviso finora le nostre rivendicazioni vogliano continuare a seguirci in questo nuovo tentativo.
Alleghiamo in basso, per chi voglia approfondire l´esperienza svolta dalle Consulte, la Relazione Finale presentata dal nostro Presidente all´Assemblea del Coordinamento del marzo 2016, con il bilancio dell´attività svolta dal Coordinatore nei due anni di attività delle Consulte e con le valutazioni positive e negative sul loro operato. Spetterà ora agli altri membri di diritto del Coordinamento (Presidenti, Vicepresidenti e Segretari delle 4 Consulte già costituite) optare per una gestione collettiva di questo periodo di transizione o eleggere subito, tra di loro, un nuovo Coordinatore cittadino. Analoga scelta potrà fare la Consulta del Centro Storico, in cui la nostra Associazione lascia vacante la Vicepresidenza.