Buona scuola, lavoro non pagato

30-10-2016 17:41 -

Per la "festa dei morti" i cimiteri siciliani si illuminano per una settimana di una miriade di piccole lampade, per rischiarare la strada ai defunti, che tornano in vita per recare doni ai bambini della loro famiglia. A svolgere il lavoro supplementare, richiesto dal montaggio e dallo smontaggio delle lampade votive, venivano chiamati fino all´anno scorso giovani apprendisti o disoccupati, che guadagnavano così un piccolo salario, particolarmente prezioso nel lungo periodo di crisi che stiamo attraversando.
Ma quest´anno la buona scuola renziana ha riportato persino nei nostri cimiteri la feudale consuetudine del lavoro non pagato. Anche nel nostro Paese Invisibile ad allacciare lampadine a basso voltaggio sono stati reclutati, così, gli studenti dell´istituto professionale, obbligati dai nuovi programmi a 70 ore di "tirocinio", ovvero a prestare gratuitamente la propria opera presso imprenditori privati o enti pubblici, per mettere in pratica ciò che studiano.
E i disoccupati? Che restino tali, finché non si saranno tolti la brutta abitudine di chiedere un salario in cambio del lavoro.