DA CENTRO STORICO A LUOGO ALIENO: una copia mal riuscita.

18-07-2016 08:48 -

E´ difficile spiegare il senso di estraniazione e quasi il gelo al cuore che ci coglie attraversando il nuovo rione San Nicola-Bucciria. Uno spazio urbano ormai privo di memoria, di funzione e di armonia, un deserto di pietre tutte diverse e già deturpate, collocate con inclinazioni arbitrarie e divergenti ed assurdi dislivelli.
Un luogo che è difficile per molti sentire oggi come proprio. A cui forse, come dice il nostro sindaco, "ci abitueremo", ma che difficilmente potremo amare.
E questo caos urbanistico è lo specchio del caos istituzionale che l´ha generato: un vecchio progetto, più volte rimaneggiato ed infine stravolto e rappezzato, un continuo intervento arbitrario della dirigenza politico-amministrativa, che ha imposto visioni e concezioni frammentarie e narcisistiche ed una serie di eccezioni e deviazioni in risposta ad interessi strettamente individuali e privati, una sorveglianza della Soprintendenza del tutto inutile e velleitaria: basti pensare che nessuna delle prescrizioni date su Via Roma è stata rispettata e che nessun intervento di concreta sorveglianza è stato esercitato dai funzionari di quest´organo di tutela urbanistica per far rispettare quelle prescrizioni. Una ditta subentrata in corso d´opera a quella appaltatrice che, indipendentemente dalla qualità del lavoro eseguito, non si sa ancora a che titolo abbia operato e stia operando e da chi sarà pagata.
Insomma un arbitrio urbano intollerabile, che molto difficilmente potrà produrre un ripopolamento di questi luoghi e tanto meno la sbandierata "rinascita del Centro Storico", dato che di storico qui, purtroppo, sono rimaste solo le disfunzioni di uno Stato e dei suoi organi locali che al Sud da secoli producono tragica desolazione.
Hanno fatto un deserto e vorrebbero chiamarlo Centro Storico.