OPEN PATTI: Una riqualificazione...undergroud

20-08-2015 09:30 -

Patti, rione San Nicola-Bucciria: 4 anni di scavi, interruzioni, improvvisazioni e ripensamenti "in corso d'opera" stanno distruggendo ogni traccia dell'antica struttura di questa parte del Centro Storico.
Il Progetto originario, incentrato su una riqualificazione urbanistica, è diventato un ordinario rifacimento di sottoservizi, ad uso e consumo di alcuni privati, a cui si sono regalati, con i soldi pubblici, allacci e scarichi personalizzati.
Ed ora siamo alle 2 parti più antiche: la Fontana del Calice (1854), per il cui restauro la Soprintendenza non ha ancora dato l'approvazione, forse perché non sono sufficienti le garanzie date dalla ditta, e la Via Roma (1893), lastricata in prezioso basolato lavico.
Con la consueta disinvoltura dell'improvvisazione ci si accinge a sventrare quella che fu la "Via dei Mercanti" con le ruspe,prevedendo già la distruzione di quasi la metà delle basole...da sostituire con che cosa? Con la miriade di orrendi tombini che già deturpano le altre strade rifatte del rione? Perché non sarà certo la ditta a dover comprare il basolato nuovo, mentre il Comune ha già sperperato in allacci privati il finanziamento regionale, tanto da dover stralciare dall'intervento un'altra piazza (come dimostra la seconda Variante approvata, che alleghiamo sotto), dopo aver già rinunciato a riqualificare 3 strade, 3 scalinate ed in'altra piazza del rione.
La maggiore profondità degli scavi da fare in via Roma, inoltre (per il grande spessore del basolato lavico) metterebbe a rischio la stabilità di antichi palazzi, costruiti in pietrame misto e travi di castagno.
I cittadini chiedono perciò (con la lettera aperta che alleghiamo a fondo pagina) un incontro pubblico tra Amministrazione, Consiglio Comunale e Soprintendenza per accertare le condizioni di operabilità ed un preventivo protocollo scritto, tra Comune e ditta, sulle modalità di intervento. Se così non sarà meglio rinviare ad un intervento più serio la riqualificazione di questa strada.