Le Ballate del Paese Invisibile: ´U cunsigghieri comunali

08-02-2014 18:57 -

La carica di Consigliere comunale è anche a Patti, come in tutto il Meridione, per buona parte ereditaria.
La politica locale viene considerata un modo per tutelare gli interessi familiari e per mantenere fonti di rendite.
Da anni sulle stesse poltrone i figli si sono succeduti ai padri e ai nonni e le clientele affezionate sono state facilitate nel voto dal fatto di dover scegliere sempre lo stesso cognome.
Questo fenomeno potrebbe non essere un male, se con le poltrone si ereditassero anche l´esperienza e le capacità politiche. Ma spesso i figli (o le figlie, in omaggio alle pari opportunità) svolgono questo ruolo senza passione, talora anzi con una certa infastidita rassegnazione, che li rende irrimediabilmente peggiori dei padri.
Gli Invisibili pattesi di tanto in tanto, in periodi di transizione, hanno provato ad eleggere nuovi governanti, ma gli esperimenti hanno avuto sempre breve durata ed ormai sono convinti che una vera svolta non possa venire da un cambiamento di singoli uomini e di semplici cognomi, ma solo da un cambiamento profondo del sistema politico-sociale.
In attesa, si sfogano con l´ironia, come fa questa ballata, scritta da Gloria Faustini e musicata da Vittorio Ocera, che l´ha cantata, accompagnato alla tastiera da Carmen Panissidi, durante lo spettacolo "Patti sotto le bombe del ´43", il 9 agosto del 2013.
Potrete leggere testo e commento della ballata nella sezione "Ballate e testi teatrali" di questo sito ed ascoltare la voce di Vittorio Ocera nella Videogallery o sul nostro canale Youtube.